Nel corso dell’ultimo consiglio comunale era doveroso da parte mia intervenire prima che iniziassero i lavori dello stesso in riferimento alle ultime vicende che hanno visto interessata direttamente la mia persona con le successive richieste da parte della minoranza di dimissioni da capogruppo di maggioranza e di consegna delle deleghe a seguito di alcune vicende sviluppatesi sui social media mettendo in discussione la mia moralità e integrità interpretando e strumentalizzando un mio post.
Indipendentemente dal ruolo politico rivestito ho sempre agito, e chi mi conosce lo sa, per contrastare tutte le possibili forme di discriminazione e tante sono state le iniziative da me promosse e attuate che seguono e perseguono questo filo conduttore.
In particolare ho rivolto una attenzione specifica alle tematiche femminili, tentando di superare retaggi di una cultura maschilista, purtroppo ancora persistente, che vede la donna tradita, umiliata, percossa, abbandonata, importunata sul posto di lavoro, trascurata emotivamente.
Sono queste, a mio avviso, le offese che più ci dovrebbero indignare e che invece rimangono avvolte nel silenzio non incontrando spesso nemmeno la solidarietà tra le altre donne; donne alle quali ho sempre dato ascolto e supporto, anche quando la loro immagine veniva compromessa attraverso divulgazione di
situazioni, dettagli e particolari a loro afferenti.
In questa mia nota vorrei invece eccepire e mettere in risalto l’importanza eccessiva data a frasi o parole da me dette lasciando invece cadere nel dimenticatoio volutamente e con la solita strumentalizzazione altre affermazione seppur più pesanti e provocatorie .
Non dimentichiamo infatti alcuni episodi che nulla hanno a che fare con la dialettica politica e la vita democratica del nostro paese e che piuttosto trascendono in azioni di assoluta inciviltà e mancanza di rispetto ancor prima che istituzionale personale, circostanze queste riconducibili a due consigli comunali nei quali si sono consumate azioni indegne rivolte proprio dai banchi dell’opposizione, dentro l’aula del consiglio comunale espressione di libertà e democrazia, prima nei confronti del Sindaco e successivamente nei confronti dell’Ass. Gramuglia.
Il tutto nella completa indifferenza da parte di chi chiedeva la mie dimissioni.
Come la mia è stata un assunzione di responsabilità consegnando la delega alle pari opportunità nei confronti del Sindaco e del paese, chiedo che anche il gruppo di minoranza con un gesto di responsabilità e coerenza rispetto a ciò che ha sempre sostenuto in termini di rispetto per le istituzioni e per il paese chieda le dimissioni del proprio capogruppo, non sono più accettabili e ammissibili certi atteggiamenti.
Il mio rammarico è di aver potuto creare disagio all’ interno del mio gruppo di appartenenza, per il resto come si suole dire:
“a Bagnara siamo.. e ci conosciamo tutti…”
Il Capogruppo di Maggioranza
Il Consigliere
Dott.ssa Mimma Garoffolo