Riconsegna campo sportivo Pellegrina e dimissioni del Consiglio Direttivo: nota stampa dell’ACD Bagnarese

In riferimento all’ultima interrogazione consiliare “La Bagnara che Vogliamo” resa pubblica attraverso i social (sempre più di moda) a firma di : M. Romeo – V. Bagnato -M.D. Randazzo – M. Spoleti – V. Parisi.
Essendo Noi parte in causa si sente il dovere di rispondere con stesso mezzo, (non certo auspicabile) da chi si si sono sentiti accusati di un mero interesse personale e non per un bene sociale per l’intera collettività.
Tanto premesso, è bene sottolineare che oggi chi cerca di dare un contributo fattivo per un miglioramento della società civile si sente anche additato di interesse personali spendendosi solo per uno scopo solidale, utilizzando risorse proprie e sacrificando interessi privati e sottraendo tempo agli i affetti familiari.
Oggi in una società sempre più liquida dove lo scollamento sociale è palese in ogni settore, l’iniziativa intrapresa mirava a fornire ai giovani un punto di riferimento dove potersi ritrovare senza dover peregrinare e alla ricerca di altre strutture impegnando tempo e risorse economiche, ma evidentemente l’ingratitudine porta a non apprezzare quanto si intende apportare benefici, ricollocando il tutto a guerre politiche lontani da coloro che si erano proposti operativamente solo ed esclusivamente per il bene comune.
Volendo richiamare anche i principi fondamentali della Nostra Costituzione e bene ricordare l’importanza del supporto degli enti pubblici a coloro che contribuiscono a mantenere unita la comunità con esempi concreti e responsabili.
L’obiettivo dei promotori , non era altro che quello di divertirsi, fare sport, ma soprattutto dare la possibilità a qualsiasi ragazzo di poter realizzare il proprio sogno, giocare a calcio, “GRATUITAMENTE”, con l’auspicio di ottenere ottimi risultati e magari anche vincere il campionato under 17, una Supercoppa Provinciale Under 17, Capocannoniere, Miglior coppia Goal , Miglior Difesa, ma soprattutto il Premio Disciplina.
In questa stagione sportiva ci siamo ritrovati senza una struttura , ma soprattutto nell’indifferenza più totale e nella cecità della nostra politica locale, pertanto ritenendo necessario fornire ai Nostri ragazzi una struttura adeguata alle loro esigenze ci siamo rimboccate le maniche iniziando a ripulire a spese nostre uno spazio che per altri viene definito campo sportivo sito in Pellegrina , ma effettivamente era uno spazio che la POLITICA aveva destinato a discarica ed a pascolo di animali, nel frattempo le attività sportive sono continuate, chiedendo ai comuni limitrofi ospitalità nelle loro strutture, abbiamo girovagato tra i comuni di Gioia Tauro, Palmi, Sant’Eufemia, Scilla, Villa S. Giovanni, e sempre questa dirigenza ha affrontato le emergenze con il contributo personale di ogni singolo dirigente.
Ci stavamo riuscendo, con tanti sacrifici quello spazio di Pellegrina stava prendendo forma, entusiasti del bene che stavamo facendo per tutta la comunità Bagnarese ci recavamo sul posto e con le nostre mani a ripulire quello scempio, per far giocare e divertire i NOSTRI FIGLI, ma qualcuno ha pensato che questa dirigenza potesse lucrare, i componenti (15 persone) non cercavano certo gloria per quanto si stava portando avanti, ma solo al pensiero che qualcuno ha voluto sollevare di un interesse privato a scopo di lucro di chi si è sempre spesso per il bene comune rimane e serpeggia in ognuno di NOI un’amarezza e per questo oggi si chiede a gran voce la risoluzione del problema
Alla luce dei dubbi che la “Bagnara che Vogliamo” ha sollevato, questa Dirigenza affinché possa continuare l’impegno assunto chiede alla Maggioranza di questa amministrazione di trovare una soluzione al problema di strutture sportive adeguate alle esigenze, qualora nulla venga risolto questa Dirigenza riconsegna immediatamente la concessione del “Campo di Pellegrina “ e la squadra nelle mani del comune < UNICO PROPRIETARIO DEL TITOLO ACD BAGNARESE> rimanendo convinti che la politica sia in grado di risolvere la questione che non riguarda certamente un solo schieramento politico, ma l’interesse di una intera comunità.

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