Il Fermi marcia, marcia in silenzio, ha marciato insieme all’Associazione A.G.E.S.S. di Bagnara ieri mattina
Si parte alle ore 12.00 in punto dai diversi plessi dell’Istituto d’Istruzione Fermi, Liceo e ITI, per dirigersi in Piazza Matteotti con 96 gerbere rosse da riporre sulla panchina rossa collocata nella stessa piazza. Sfilano ordinati e riflessivi gli studenti e le studentesse, mostrando cartelloni e scritte di invito, speranza, bisogno di fermare ed arrestare il fenomeno di femminicidio in Italia e nel mondo intero. Alla manifestazione partecipano Autorità civili e militari ed in testa al corteo presenziano la Dirigente Prof.ssa Graziella Ramondino e la Presidente A.G.E.S.S. Silvana Ruggiero. La marcia silenziosa è uno strumento, uno dei tanti strumenti per far riflettere le coscienze, per educaree rieducare al vero amore. “Noi donne con il silenzio di oggi abbiamo fatto ancora più rumore, abbiamo utilizzato e possiamo utilizzare più strumenti, perché con il gesto, con la denuncia immediata possiamo insieme fermare questo sempre più drammatico fenomeno” dice a conclusione della marcia silenziosa la Dirigente Ramondino, che, inoltre, a fine corteo invita i ragazzi e le ragazze rappresentanti i plessi a leggere i nomi e cognomi di ogni singola vittima del 2024. Con delicatezza e con fermezza nel volere fermare ogni forma di violenza, i giovani e le giovani legano a fili rossi i cartoncini che riportano le identità delle vittime e la data della loro tragica scomparsa. È ancora lungo e in salita il cammino verso la giustizia, ma la Scuola assume in toto il suo ruolo di educatrice della società, definendo sempre più soggetti consapevoli e indicando nel contempo tutte le forme di comunicazione per difendersi dalla violenza e tutti i mezzi per poter affrontare questo dramma sociale con le dovute soluzioni.
Caterina Restuccia