Da mesi il FILCOM Confsal di Reggio Calabria cerca inutilmente di aprire un dialogo con l’amministrazione della Città Metropolitana. Una prima richiesta di incontro, rimasta senza riscontro, è stata effettuata in data 08/08/2024 per presentare gli organi rappresentativi della O.S. e richiedere l’apertura di un tavolo di confronto su alcune spinose questioni riguardanti la gestione del personale e le nomine dirigenziali effettuate con l’ultima riorganizzazione della macrostruttura. Anche la successiva istanza di incontro inoltrata in data 22/10/2024, ancora più specifica e incentrata sempre all’apertura di un tavolo di confronto dedicato alle medesime tematiche, non è stata degnata di alcuna risposta. L’assordante silenzio ai reiterati inviti al dialogo da parte della Città Metropolitana, induce a pensare che, gli organi dirigenziali e politici interpellati, ritengono oltremodo imbarazzante aprire ufficialmente un contraddittorio su possibili errori organizzativi e su discriminanti trattamenti adottati nei confronti di alcuni dipendenti, oppure, ipotesi ancor più inquietante, utilizzano l’arma della discriminazione anche nei confronti delle organizzazioni sindacali che non si adeguano tacitamente ai discutibili provvedimenti adottati. Inutile evidenziare che l’atteggiamento adottato nella vicenda dalla Città Metropolitana configura una inequivocabile e pregiudizievole compromissione del ruolo dell’organizzazione sindacale limitandone la propria funzione sancita dallo Statuto dei Lavoratori.
Per tali ragioni, la FILCOM CONFSAL di Reggio Calabria ha dato mandato al proprio ufficio legale di ricorrere al Tribunale preposto per competenza per la tutela della propria immagine e dei diritti sindacali garantiti per legge.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
F.to RITA RAFFA