Si è conclusa domenica scorsa presso i locali della pizzeria Puerto Nino della ridente cittadina tirrenica di Bagnara Calabra la V edizione del Premio Poetico-Letterario “Bagnara esti poisia – Bagnara è poesia” organizzato dall’Associazione A.C.E.D. presieduta dal poeta Carmine Laurendi.
L’Associazione ha inteso con questa iniziativa valorizzare il territorio e le sue bellezze non solo naturali ma anche riprendendo gli usi e i costumi della civiltà calabrese mirando al recupero del dialetto e delle stesse radici locali.
Numerosi i poeti che hanno partecipato declamando le loro opere tanto in lingua nazionale quanto in dialetto allietando così il numeroso pubblico presente in sala.
A presiedere i lavori dell’attenta giuria che ha valutato tutte le opere pervenute è stato il Prof. Saverio Verduci, storico e ricercatore e docente ordinario di materie letterarie. La giuria, composta dalla dott.ssa Daniela Scuncia (critico letterario), dalla prof.ssa Francesca Zaccone (docente di materie letterarie), dalla prof.ssa Maria Araniti (docente di materie letterarie) e dal prof. Natale Zappalà (docente di materie letterarie) ha così decretato i vincitori del premio di questa quinta edizione secondo il seguente ordine:
Sezione Lingua Italiana
1° Classificata: Carolina Cardona
2° Classificato: Valerio Costantino
3° Classificato: Pietro Praticò
Menzione D’onore: Enza Militano
Menzione Speciale: Graziella Cartisano
Sezione In Vernacolo
1° Classificato: Franco Lucido
2° Classificato: Giuseppe Ambrogio
3° Classificato: Maurizio Laungelli
Menzione D’onore: Anna Scalzone
Menzione Speciale: Rocco Stillitano
Particolarmente soddisfatto il Presidente dell’A.C.E.D. poeta Carmine Laurendi che evidenziato l’importanza di iniziative culturali come queste particolarmente utili per la tutela e la salvaguardia della nostra lingua identitaria.
Sulla stessa linea di pensiero anche il presidente della giuria Prof. Saverio Verduci che a margine della serata ha sottolineato l’importanza della parlata dialettale che assolutamente non è da considerare minoritaria e non di valore rispetto alla lingua nazionale.