BAGNARA CALABRA Iniziato l’anno giubilare

Una suggestiva celebrazione statica ha dato il via all’Anno Giubilare nella Chiesa del SS. Rosario.

Lunedì 7 ottobre 2024 con il Pontificale presieduto da S.E. Rev.ma Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova e presidente della CEC (conferenza episcopale calabra), alla presenza dei Sacerdoti, Confraternite, Pia Unione, autorità civili e militari e tanti fedeli , ha avuto inizio, solennemente, l’Anno Giubilare. Il rito è cominciato dalla Chiesa significativa per la comunità parrocchiale, quale la Chiesa Abbaziale S. Maria e i XII Apostoli in cui il co-parroco Don Antonino Iannò ha salutato tutti dicendo che «il fine di questo percorso è rinsaldare i vincoli di unità e comunione che ci fanno popolo di Dio, rinnovando entusiasmo e generosità nell’annuncio del Vangelo che per intercessione di Maria, donna missionaria, non conosca confini e sia presente in casa, al lavoro, sulla piazza, nel tempo libero» .Dopo i riti d’introduzione è seguito il pellegrinaggio verso la Chiesa del SS. Rosario, segno del cammino di speranza del popolo pellegrinante dietro la croce di Cristo, la quale rimarrà esposta per tutto l’anno giubilare nella Chiesa del SS. Rosario per la preghiera e l’adorazione essendo che «il contenuto del pane spezzato è la croce di Gesù, il suo sacrificio in obbedienza d’amore al Padre» (Papa Francesco, Lett. Ap. Desiderio Desideravi,7).
Mons. Morrone, durante l’omelia,ha ribadito che «il Giubileo è un tempo per riscoprire la nostra vocazione cristiana ed allo stesso tempo un’occasione per recuperare l’identità di congrega. È un tempo prezioso per accogliere il perdono del Signore e un’occasione per perdonarci tra di noi e ripartire dall’amore fraterno; è un tempo di ri-partenza dalla Misericordia di Dio che scenderà abbondante. Ci scopriremo così tempio di Dio, luogo della Sua presenza”ricordiamoci che, come sostiene San Paolo nella lettera ai Galati,“quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. […] non sei più schiavo, ma figlio, e, se figlio, sei anche erede per volontà di Dio».

A conclusione della celebrazione il Priore, Antonino Romeo, nel ringraziare tutti i presenti, ha posto al centro del suo discorso la preghiera del Santo Rosario, definendola «breviario della gente umile, […] preghiera cara alla Chiesa quale catena dolce che ci rannoda a Dio»,manifestando un importantissimo obiettivo, in comunione con il direttivo dell’Arciconfraternita, riportare il  Santo Rosario ad essere la«preghiera delle famiglie, dei giovani e dei lavoratori»e per far ciò ha sottolineato il fatto che le Confraternite non devono pensare al passato ma «adeguarsi ai tempi, […] per essere occasione di ripartenza per tutte le comunità parrocchiali». In chiusura ha esortato tutti i sacerdoti a venire in pellegrinaggio con le proprie comunità e vivere insieme all’Arciconfraternita questo momento quale dono dal cielo.

 

Related Post