Nel congruo numero di 18.000 studenti e studentesse vi era anche, sempre in prima fila e sul campo, il Fermi di Bagnara, in streaming per parlare, ascoltare e necessariamente imparare sul tema Bullismo e Cyberbullismo. Non è sfuggita, infatti, l’iniziativa all’IIS di Bagnara Calabra, diretta dalla Prof.ssa Graziella Ramondino, di venerdì 21 marzo in concomitanza con la 4^ Giornata Nazionale di contrasto a Bullismo e Cyberbullismo nelle scuole italiane. L’incontro online ha avuto partecipi tutti gli alunni e tutte le alunne di tutte le sedi dell’Istituto.
Il Webinar, organizzato da Kiwanis Distretto Italia – San Marino, ha dato inizio al convegno alle ore 10:00 e lo ha concluso dopo ben 4 ore circa. Questo primo dialogo ha goduto di una grande partecipazione con la presenza di numerosi Istituti collegati da tutta Italia, con la condivisione di ben 88 Istituti uditori, di cui 11 calabresi. Un tema quello del bullismo e del cyberbullismo ancora troppo sottovalutato e giustificato da ignoranze e superficialità e che fa registrare numeri elevati di vittime, che riportano danni pesanti e talvolta irreversibili sino ad arrivare al suicidio.
Tra le realtà organizzative, istituzionali e non, vi era soprattutto la Fondazione Carolina, nata dopo la tragica scomparsa della giovane suicida in seguito ai fenomeni legati alla violenza di genere, al bullismo e agli attacchi di cyberbullismo ricevuti. Il suo esempio e la triste soluzione della morte ha generato la forza associativa per diffondere la cultura della vita e del rispetto tra le migliaia di giovani incontrati lungo gli anni in molteplici sedi scolastiche.
Gli interventi al convegno, tutti importanti, hanno visto succedersi nomi della Scuola e specialisti dei settori, da Alessandra Di Pietro, Dirigente Scolastica IPSSEOA “DE Cecco” di Pescara a Gian Mauro Placido, Dir. Area Tecnica Comando Operativo per Sicurezza Cybernetica Abruzzo della Polizia di Stato, da Paolo Picchio, papà di Carolina Picchio e Presidente della Fondazione Carolina, a Margherita Trua, Dirigente Scolastica I.I.S. di Peano – Rosa – Nereto.
Tutte le relazioni hanno dato un taglio tecnico ed educativo che ha veramente rischiarato innumerevoli ombre delle stesse esperienze di tanti e tante giovani in ascolto. Si è discusso di Cyberspazio globale e normative geografiche, di Sicurezza in rete per condivisione dati e informazioni, antivirus e gestione della rete, senza tralasciare nessun dettaglio importante come la stessa “mancanza di percezione dietro un dispositivo a distanza che non fa sentire al bullo la gravità delle parole e delle espressioni” per usare le stesse parole di Gian Mauro Placido.
Un fenomeno da arginare attraverso l’acquisizione di consapevolezza da parte delle famiglie con casi difficili, spesso non accettati per superficialità e ignoranza, attraverso un’analisi di ogni singolo caso con strumenti opportuni e con il supporto costante alle vittime.
Caterina Restuccia