Che il PD si preoccupi di sanità dopo averla distrutta ci rincuora. Dimenticando, però, la loro presenza al governo della nazione nelle precedenti legislature e i cinque anni di governo della regione sotto la guida di Oliverio. È la stessa sanità quella che il Presidente Occhiuto ha ereditato e che, nel metterci le mani, ha riscontrato l’assenza di bilanci approvati e fatture che venivano pagate due volte per le stesse prestazioni.
La carenza di medici nel sistema sanitario calabrese ha portato a delle scelte obbligate, come l’arrivo di alcuni medici da Cuba.
Il presidente Occhiuto, nel fare ciò, ha garantito taluni servizi nei pronto soccorso degli ospedali calabresi e per questo è stato prima criticato, per poi essere successivamente elogiato e imitato anche da altri presidenti di regione.
Notevole è stato lo sforzo per ampliare il numero delle borse di studio e dei tirocini formativi per i giovani medici, al fine di dare manforte al sistema. La mancanza di medici si ripercuote negativamente in termini di servizi, siano essi resi presso gli ospedali, nelle strutture, nelle case di comunità e nelle guardie mediche.
Il comunicato del PD locale legge le dinamiche politiche regionali sulla sanità con gli “occhiali dai cristalli di cemento”, tanto da non vedere che la Calabria, guidata dal centrodestra, sta lavorando intensamente in maniera strutturale per far risalire la china, specialmente nei servizi primari ed essenziali, dove la regione era tra le ultime in Europa.
Oggi, mai prima d’ora, la Calabria viene presa come esempio da altre regioni d’Italia per aver intrapreso azioni virtuose e di lungo respiro. I rifiuti non riempiono più le nostre strade e gli oneri di conferimento fuori regione non sono più “strapagati” come ai tempi della presidenza Oliverio.
La riforma del servizio idrico e fognario tramite Arrical/Sorical, con i fondi specifici del PNRR, prevede una serie di interventi importanti che serviranno a risolvere le problematiche delle perdite idriche causate dalle vetuste reti di distribuzione.
Oggi vediamo una Calabria diversa, che non piange più su se stessa e che finisce agli onori della cronaca per azioni concrete che valorizzano l’immagine e la credibilità della nostra regione a vocazione turistico-ricettiva (vedi il recente evento RAI di fine anno in riva allo Stretto). La città di Reggio Calabria e la sua area metropolitana sono state relegate dal Sole 24 Ore all’ultimo posto della classifica per qualità della vita; città che, ricordiamo, è amministrata da 10 anni dal PD di Falcomatà e company.
Grazie anche al coraggio e alla lungimiranza di Occhiuto, che, abrogando l’addizionale sul trasporto aereo, ha determinato un notevole aumento di voli da e per la Calabria, riempiendo così i nostri scali, in particolare quello reggino. Ma c’è ancora tanto da fare.
Pensiamo che il PD di Bagnara si debba preoccupare ed impegnare di più a tutelare i concittadini dallo sfasciume causato dall’amministrazione Pistolesi, di cui è attore protagonista. Una gestione talmente negativa e sotto gli occhi di tutti, tanto da essere descritta dai cittadini come “la peggiore amministrazione di tutti i tempi”.
È ormai chiaro che i “nuovi eroi”, così descritti dai vertici del PD cittadino in campagna elettorale, si sono rivelati inclini a esclusioni e incapaci ad amministrare; talmente incapaci che la città di fatto è stata relegata ultima tra gli ultimi. Con la Calabria che cambia, auguriamo anche a Bagnara un prosperoso e meraviglioso 2025.
Il coordinamento territoriale