Barche in disuso a Scilla, le segnalazioni dei residenti: “serve provvedere allo smaltimento”

Barche non più utilizzabili al porto: la segnalazione di alcuni residenti richiama l’attenzione su di una problematica che appare di non immediata risoluzione. Atteso che dietro l’operazione di smaltimento vi sono costi non accessibili a tutti. Al porto di Scilla tra le barche ricoverate per l’inverno ci sono anche imbarcazioni che non sono più utilizzabili. Alcuni proprietari lamentano che lo spazio occupato è prezioso e l’occupazione del suolo deteriora anche il paesaggio. «Chi possiede una barca ormai in disuso – sottolineano – non ha molte opzioni per liberarsene. Il natante può essere smaltito, riciclato oppure, nella peggiore delle ipotesi, abbandonato. Dati i costi, molti ripiegano sull’abbandono, senza curarsi delle conseguenze e tutto a discapito dei proprietari di natanti che
vanno regolarmente a mare».
Spesso le associazioni ambientaliste studiano il problema, ma senza purtroppo offrire concrete soluzioni e i proprietari che utilizzano le imbarcazioni si preoccupano di risolvere la questione.  «Vogliamo lanciare una richiesta
alle autorità preposte – aggiungono gli scriventi –: è necessario avviare un censimento delle barche
abbandonate, individuare i proprietari e smaltire l’unità da diporto. Assegnare alle restanti barche da pesca un ricovero nei mesi invernali che non sia d’intralcio e d’estate che vengano utilizzate.
Noi abbiamo una grande cultura della pesca. Chiediamo un maggiore confronto e dialogo con le
istituzioni. Oltre al danno d’immagine, le imbarcazioni abbandonate possono contenere materiale inquinante per l’ambiente e occupano inutilmente posti barca preziosi». (t.f.)

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