Abbentu è il nuovo lavoro dei Mattanza, che attinge ad una florida raccolta antologica di “parole, pensieri e sogni”, che annovera le storie della tradizione popolare, quelle reperite come diretta testimonianza dagli anziani depositari di una cultura orale millenaria e nuove suggestioni e testi inediti firmati Mattanza, nel solco della infaticabile ricerca di Mimmo Martino, ispiratore, custode delle parole, Spirito e Poesia. I brani scandiscono i momenti salienti della Natività, ponendo l’accento su figure tradizionalmente meno approfondite quali il Battista e l’Arcangelo che viene immaginato custode e guida e che, nell’ottica della tradizione folklorica, ripercorre le tappe dell’attesa e della nascita, prefigurando il momento della passione e risurrezione di Gesù ed in senso più ampio della coscienza collettiva. L’umanità del racconto si perpetua nel testo letterario unico, penna di Lorenzo Praticò, con un brulicare di parole, di usi e costumi antichi eppure così veri in ogni tempo, che ci ricorda chi siamo e cosa dobbiamo a questa terra nostra, grembo di ricchezze che non si piegano alla miseria. Abbentu è il tempo dell’Attesa che precede la natività ma è anche dal dialetto, nel suo significato originale, “pace, tregua”, speranza che non si lascia schiacciare dalla rassegnazione e dalle lacrime versate per tutte quelle vittime che la “strage degli innocenti” allora come oggi continua a mietere.
Con:
Lorenzo Praticò- voce narrante;
Rosamaria Scopelliti- voce e percussioni;
Mario Lo Cascio- chitarre,pianoforte, voce;
Teo Megale- fisarmonica;
Alfredo Verdini- percussioni, lira calabrese.
Rosamaria Scopelliti- voce e percussioni;
Mario Lo Cascio- chitarre,pianoforte, voce;
Teo Megale- fisarmonica;
Alfredo Verdini- percussioni, lira calabrese.
Chiesa degli Ottimati – Reggio Calabria – Ore 19.00