Quattro ratei stipendiali che la società E-Koru deve corrispondere ai propri dipendenti per il
servizio di raccolta rifiuti al Comune di Villa San Giovanni. Una notizia che come un fulmine a
ciel sereno ha fatto breccia sui social grazie all’intervento di un sindacalista.
Se così fosse la questione sarebbe molto grave perché, in disparte le beghe politiche, va ad
incidere sulla dignità e sulle libertà dei lavoratori e delle loro famiglie, denunciando un simile
comportamento, semmai fosse vero, una immaturità della classe imprenditoriale se non
proprio Calabrese, di una larga parte degli imprenditori reggini che le associazioni di categoria
dovrebbero espellere per danno all’immagine di tutti gli imprenditori.
Trattandosi di Lavori Pubblici, a stupire è, però, soprattutto il silenzio dell’Assessore al ramo,
di quello tecnico che si occupa di bilanci e dell’intera Amministrazione Comunale che
avrebbero dovuto, dopo il mancato pagamento di un solo rateo stipendiale, attivare la
clausola prevista dal Codice dei Contratti che permette, in questo caso al Comune, di sostituirsi
all’impresa nella corresponsione ai dipendenti di quanto dovuto.
Questo stupore tuttavia è durato giusto il tempo di accertare che solo per la raccolta del rifiuto
il Comune Villese è in arretrato nei pagamenti per i mesi di giugno, luglio, agosto, settembre
ed ottobre nei confronti della ditta che gestisce il servizio. Cinque mesi di ritardo e cinque mesi
di silenzio che incombono anche sui Sindacati dei lavoratori che sapevano ed hanno taciuto.
Ferma restando la responsabilità dell’azienda di fronte ad una situazione come questa, la
Pubblica Amministrazione non può arrogarsi il diritto di non corrispondere il pagamento delle
fatture che possono tradursi nella impossibilità di mantenere gli oneri dell’impresa e
costringere gli imprenditori a portare i libri contabili in tribunale.
A questo punto facciamo appello al Prefetto di Reggio Calabria, il quale deve attivare, al più
presto, i propri poteri conciliativi e di mediazione ma anche accertativi nei confronti del
Comune Villese anche per capire il tipo di “protettorato” di cui gode.
Questo riporta alla vicenda ambigua e ancora oscura della perdita del finanziamento per il
Centro di Raccolta e della revoca dell’affidamento del nuovo servizio rifiuti, avvenuta con una
celerità impressionante e senza nemmeno coinvolgere l’Avvocatura Civica. E fa il paio con il
silenzio “assordante” del sindaco, squadra e gruppo “città in movimento”, così come di una
minoranza che continua a dimostrare come questa (ed altre) sindacature, parrebbero
assomigliare ad una intesa ai danni della città e della democrazia.