Parte l’approfondimento istruttorio della procedura di ampliamento della circoscrizione territoriale dell’Autorità di sistema dello Stretto per l’area sud del porto di Villa San Giovanni, finalizzata alla progettazione e alla successiva realizzazione del porto a sud. Il direttore generale del ministero dell’infrastrutture, infatti, ha nei giorni scorsi comunicato all’ADSP, una richiesta di integrazione istruttoria al fine di poter concludere la procedura che aveva avuto inizio con la richiesta del 28 dicembre 2023. L’ampliamento della competenza all’ADSP è il primo passo che permetterà alla stessa autorità di sistema di poter progettare l’infrastruttura chiesta da oltre quarant’anni dalla città di Villa San Giovanni: il porto a sud rappresenta la vera svolta per una città stanca di essere la ‘città del porto’ e che vuole diventare la ‘città con il porto’, a maggior ragione perché ciò comporterà l’acquisizione al patrimonio comunale degli attuali imbarchi in uso alle società private di navigazione per la realizzazione di quel grande porticciolo turistico vera possibilità di sviluppo del nostro territorio. L’autorità di sistema ha già trasmesso al MIT gli atti (pareri e relazione tecnica) relativi al procedimento di approvazione del DPSS (documento di pianificazione strategica) della stessa Autorità, dalla cui definizione si è originato l’attuale procedimento. L’amministrazione comunale, infatti, nell’opporsi alla prima stesura del documento di pianificazione strategica (che prevedeva la realizzazione di un nuovo attracco nell’area comunemente definita ex lido Cenide) ha sostenuto che l’unica alternativa possibile per la mobilità sostenibile dello Stretto sia la costruzione di un nuovo porto commerciale che garantisca libera concorrenza dei vettori, condizioni sicure di accesso, bypass della città il cui centro ad oggi è a servizio del passaggio da e per la Sicilia. Da luglio 2022 ad oggi, l’interlocuzione con le istituzioni è stata determinante: alla delibera con cui già la Città Metropolitana aveva riconosciuto l’importanza dello spostamento a sud del porto di Villa San Giovanni, infatti, è seguita la delibera di giunta regionale che (in adesione alle richieste di quest’amministrazione comunale) ha sostenuto come prioritario l’intervento di spostamento del porto a sud come individuato negli stessi documenti presentati all’autorità di sistema. Risale al 2003 l’unico progetto preliminare di porto a sud redatto dalla città di villa San Giovanni, che già individuava come soluzione progettuale da tre a sei nuove invasature dal molo ferroviario verso Bolano. Di qualche giorno fa la richiesta a fini istruttori da parte del MIT di nuovi documenti: cartografie per determinare i nuovi limiti e le nuove coordinate geografiche che possano permettere l’identificazione della nuova area; ma anche i pareri della regione, del comune e della città metropolitana con lo stesso parere dell’autorità marittima interessata. Un atto importante che dimostra come la mobilità dinamica dello Stretto sia la vera priorità, nonostante in questi giorni a tener banco sia stato solo l’attraversamento stabile. Per la tutela del territorio serve pensare al reale sviluppo della città nei prossimi decenni: sviluppo che non può prescindere da una nuova modalità dinamica che permetta, finalmente, di coniugare la vocazione trasportistica di Villa San Giovanni (cuore del Mediterraneo) con la sua vocazione turistica che dal punto di vista ambientale possiamo localizzare dai fondali di punta pezzo alla zona di protezione speciale costa Viola.
Il sindaco, la giunta, il gruppo consiliare “Città in Movimento “