Domenica, 15 Settembre 2024
 
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BAGNARA CALABRA Il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Cosentino richiama tutti ai valori della vera politica

  • Categoria: Politica
comune di bagnara calabracomune di bagnara calabraNon si può, per quanto mi e ci riguarda, restare in silenzio senza operare non un richiamo all'ordine, che non compete a questa presidenza, avendo a che fare con adulti fatti, formati e vaccinati - peraltro democraticamente eletti e ricoprenti cariche elettive di rappresentanza della cittadinanza - ma un richiamo ai valori di ciò che la politica è, dovrebbe essere e può essere, quello sì.
Lo dobbiamo a chi ci ha preceduto, solcando quei banchi del consiglio comunale con un rispetto per le istituzioni ed un contegno che forse in quest'epoca (per tanti, troppi versi) malata non riusciamo né riusciremo mai a riproporre, ma cui abbiamo il dovere di tendere, per non fare torto a loro, alla loro storia e alla loro memoria, per non fare torto a noi stessi, per non fare torto ad una cittadina che, pur affrontando problemi e difficoltà, si sta pian piano costruendo un futuro migliore. I problemi ci sono stati e ci sono, inutile negarlo e nascondersi dietro a un dito. Problemi annosi, che affliggono la nostra comunità da anni, tarpandone in parte le ali per un pieno sviluppo in senso economico e turistico: veniamo da un'estate drammatica sul versante dell'idrico, con una crisi che ha colpito l'intera area del meridione - e bastava aprire quotidianamente le pagine dei giornali per leggere di carenze d'acqua in tutti i centri della zona, nonché della Sicilia - e che non ha risparmiato Bagnara, città dell'acqua. Si è lavorato e si sta lavorando nel silenzio della quotidianità, consapevoli che l'estate, che questa estate, sarebbe stata uno scoglio difficile da superare, per programmare interventi che in futuro, di certo, ci consentiranno di non soffrire ancora come quest'anno, in cui la crisi idrica - una costante, purtroppo, da decenni, va ricordato, nel territorio della nostra cittadina - si è manifestata in tutta la sua forza.
La situazione è complessa anche sul piano politico, dove i conflitti (in parte, forse in larga parte, di carattere personale) inficiano la possibilità di collaborazione e di sinergia fra le persone, le parti sociali, le associazioni, le parti politiche. L'aspetto umano - la cosa, fondamentalmente, più grave - è ciò che sta venendo a mancare. Ed è ciò che con maggiore urgenza dobbiamo recuperare, se vogliamo assicurarci la possibilità di coltivare il nostro essere comunità. Non è retorica il "remare tutti dalla stessa parte", è una necessità proprio alla luce tanto dei problemi, quanto delle potenzialità che offre il nostro territorio: moderare i toni, stemperare i conflitti, cercare di curare più possibile i rapporti pur nella diversità di idee ed opinioni è possibile, è, anzi, indispensabile. E il dibattito sui social, in tal senso, spesso non aiuta, con gli animi che vanno ad accendersi, le distanze ad acuirsi e le dispute ad inasprirsi spesso, anzi quasi sempre, in maniera inutile, gratuita e non funzionale a ciò che possiamo diventare come comunità, a ciò che vogliamo diventare come comunità. Certe volte ci scordiamo, forse, di essere un paese di poco meno di diecimila abitanti: un paese in cui, di giorno o di sera, passeggiando su e giù per il corso o per il lungomare, o magari seduti ai tavolini dei bar, c'è la possibilità di incontrare tutti e di incontrarsi tutti, faccia a faccia. E dirsi le cose guardandosi in faccia, e chiarirsi davanti a un caffé, se è il caso, senza la barriera di uno schermo davanti che dà l'illusione di poter scrivere qualsiasi cosa senza che dall'altra parte ci siano delle persone vere, in carne ed ossa, con sentimenti ed emozioni, ancor di più conoscenti e conosciute. Un potenziale punto di forza, vale a dire l'essere parte tutti insieme di una comunità, non può e non deve diventare un punto di debolezza, uno strumento di attacco degli uni verso gli altri. Eppure, questa è la realtà che ci troviamo a vivere quotidianamente, con ciascuno peraltro pronto a vedere le colpe e le responsabilità dell'altro, senza riuscire a guardare alle proprie, e alla propria possibilità, in primis, di fare un passo indietro nel conflitto, di evitare una parola d'odio, di abbassare i toni e disinnescare i termini dello scontro.
Questa presidenza, in consiglio comunale, ha sempre operato e sempre opererà per assicurare a tutti lo spazio democraticamente dovuto pur nel rispetto delle norme; nell'informalità della quotidianità, poi, il sottoscritto ha sempre operato e sempre si adopererà per cucire e unire, per disinnescare conflitti che nulla, con l'ambito politico, hanno a che fare. L'invito e l'augurio, per il futuro, è che tutti - parti politiche, parti sociali, cittadini - possiamo operare nel senso del costruire una comunità, la nostra comunità, cercando di non cedere alla tentazione dell'attacco gratuito e privo di significato politico. Cercando di superare dispute e dissapori di carattere personale, separando il piano privato da quello pubblico, con quest'ultimo che può e deve diventare terreno dove ritrovarsi per perseguire l'obiettivo comune, pur nella diversità di vedute: quello della crescita del nostro paese.
 
Il Presidente del Consiglio comunale Stefano Cosentino.